“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi”
Albert Einstein ci insegna come sbagliamo quando, troppo spesso, sottovalutiamo segnali evidenti oppure preferiamo desistere per il timore di condividere emozioni o per la paura di essere giudicati.
Emozioni profonde quali rabbia, ansia, paura possono alterare la nostra vita. Se si prolungano nel tempo o si fanno sempre più intense, probabilmente sarà necessario rivolgersi a uno psicologo.

Andare dallo psicologo non significa assolutamente essere “svitati”, “diversi”, “matti” ma, al contrario, prendersi cura della propria salute mentale, la quale va di pari passo con la propria salute fisica.
Tuttavia scegliere un professionista a cui affidarsi non è per niente facile, per questo ho pensato di raccontarti qualcosa di me e del mio approccio così da permetterti di valutare e scegliere se posso esserti d’aiuto.
Mi chiamo Gessica Crugliano e sono una psicologa-psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Sono specializzata in infanzia e adolescenza e da anni lavoro con bambini, adolescenti e con tutte le persone che ruotano attorno ai loro contesti di vita. L’amore per il mio lavoro e la passione per la conoscenza mi hanno permesso di approfondire i miei studi e iniziare ad occuparmi anche della fragilità e della sofferenza dell’età adulta.
Spesso mi viene chiesto di quali disturbi mi occupo e per me è sempre difficile rispondere a questa domanda perché non mi piace classificare le persone e la loro sofferenza in una categoria diagnostica; preferisco rispondere dicendo che mi occupo di persone e delle loro storie uniche e irripetibili, delle loro preoccupazioni, paure, ansie difficoltà, di tutto ciò che crea loro disagio, con l’intento di dare un diverso punto di vista, un cambio di prospettiva sulla loro vita.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una terapia scientificamente fondata, pratica e concreta, centrata sul “qui ed ora”, orientata allo scopo, basata sulla collaborazione tra paziente e terapeuta.
Tale approccio postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente.
Negli ultimi anni la classica psicoterapia cognitivo-comportamentale si è arricchita di alcuni sotto-approcci specifici, che hanno preso sempre più piede grazie alle prove scientifiche di efficacia, quali l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT), il cui messaggio fondamentale è: accetto ciò che è fuori dal mio controllo personale, il dolore che la vita inevitabilmente porta, mi impegno ad intraprendere azioni che arricchiscono la mia vita e chiarisco ciò che è veramente importante e significativo per me.
Nella pratica clinica accolgo e mi occupo dei pensieri e dei sentimenti dolorosi e, attraverso anche pratiche di Mindfulness, provo a far sì che essi abbiano un impatto e un’influenza minori.
Se sei un genitore potrei esserti d’aiuto in alcune situazioni particolari della vita del tuo bambino:
- Disturbi d’ansia (ansia di separazione, di prestazione, mutismo selettivo, fobia specifica, disturbo d’ansia sociale, disturbo di panico, agorafobia, disturbo d’ansia generalizzata, disturbo d’ansia dovuto a un’altra condizione medica);
- Disturbi dell’umore;
- Bassa autostima;
- Iperattività e impulsività;
- Deficit dell’attenzione;
- Disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia);
- Difficoltà scolastiche e inefficace metodo di studio;
- Disturbo oppositivo provocatorio;
- Eccessive crisi di rabbia;
- Tic;
- Disturbo ossessivo-compulsivo;
- Disturbi alimentari;
- Disturbi del sonno;
- Difficoltà relazionali;
- Elaborazione di un lutto o di una separazione;
- Crisi adolescenziali.
Se sei un adulto potresti rivolgerti a me quando:
- il malessere interferisce con le tue incombenze quotidiane, quando fai fatica a concentrarti, lavorare o stare bene con le persone care;
- ti senti particolarmente preoccupato o molto triste senza una reale motivazione;
- il disagio psicologico, originato da eventi particolari (un lutto, una separazione o un cambiamento inaspettato) si protrae nel tempo;
- vuoi raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé e degli altri;
- vuoi accettare e imparare a fare spazio anche all’ansia, stress, impulsi, pensieri, paure, difficoltà, idee e sentimenti negativi;
- quando i sintomi (es. ansia, depressione, stress…) aumentano progressivamente di intensità e frequenza, persistendo troppo a lungo nel tempo e incidendo negativamente nella propria vita,
- ti sei imbattuto in lutti ed eventi traumatici;
- più semplicemente hai bisogno di un incontro, di un confronto per chiarirti le idee e interpretare in modo più sereno gli eventi della tua vita.
Vi lascio con una metafora che descrive al meglio il setting clinico e la relazione terapeutica che creo con il paziente affinché il percorso terapeutico raggiunga una maggiore efficacia:
Immaginate che voi e il vostro terapeuta siate due scalatori, ciascuno intento a scalare la propria montagna, separata ma adiacente all’altra. Il terapeuta riesce a vedere il percorso migliore per voi ma, non perché sia più sveglio o veloce di voi, bensì perché si trova in una posizione che gli consente di vedere cose che in questo momento voi non potete scorgere. Ma, nonostante il terapeuta vi indichi la strada, ricordate che siete voi a scegliere e decidere quali informazioni integrare per continuare a scalare la vostra montagna.
Gessica Crugliano
Psicologa e Psicoterapeuta
Cognitivo-Comportamentale